In
Amazzonia, cresce un frutto dalla polpa agrodolce noto come Açaì, o
“frutto della vita”, una bacca di una palma molto utile come coadiuvante
al dimagrimento.
Nela
foresta pluviale amazzonica, dove prosperano 3000 varietà di frutta, la
palma di açaì cresce solo nello stato del Parà, a nord del Brasile: il
suo frutto è un concentrato dell’energia racchiusa in un territorio
unico al mondo, da cui si sprigiona il 20 per cento dell’ossigeno che si
respira sulla Terra. Ma questa “bomba” di nutrienti naturali, che si
può conservare fino ad un anno nel freezer di casa, è un aiuto anche per
smaltire qualche chilo di troppo, perché sazia a fronte di un moderato
apporto calorico (105 calorie per une etto di prodotto). L’açaì
contiene:
- Aminoacidi, vitamine e sali minerali, che sollevano il tono dell’umore e stoppano la fame.
- Fitosteroidi che contribuiscono ad abbassare il livello del colesterolo.
- Fibre che saziano efavoriscono l’attività intestinale (un etto di açaì ne contiene 50 grammi!)
- Acidi oleici monoinsaturi, che aumentano il metabolismo e rinforzano il sistema immunitario.
- Antiossidanti, che rallentano i processi di invecchiamento.
Come si gusta l’açaì
La polpa di açaì può essere consumato ghiacciata e frullata o appena scongelata.
Per uno snack spezza fame
Si
mette nel frullatore l’açaì con un cucchiaino di miele grezzo o di
zucchero di canna, oppure con dell’altra frutta come banane, mele (va
invece esclusa la frutta acida), volendo anche con dello yogurt, e si
consuma fresco come crema al cucchiaio.
Come drink
L’açaì frullato con acqua minerale e ghiaccio diventa un drink dissetante e saziante.
A colazione
Insieme a fiocchi di cereali, muesli e miele, l’açaì sostituisce ottimamente l breakfast.
Un utilizzo originale
Come salsa che accompagna il pesce, le carni bianche o gli ortaggi al
vapore: si scongela una confezione di polpa, la si scalda in un
pentolino a bagnomaria, si aggiunge un cucchiaio di farina, un pizzico
di sale e un cucchiaio d’oli d’oliva; frullare il composto cotto e
usarlo come condimento.
Sudorazione eccessiva: quali sono le cause e quali i rimedi da adottare? Di certo il tutto si configura come un problema, nel momento in cui l’iperidrosi si configura come una situazione patologica, che può essere dovuta a vari fattori, non ultimi l’ansia e lo stress o le alterazioni della tiroide.
In generale dobbiamo ricordarci che la sudorazione può essere vista
come una reazione naturale del corpo in risposta all’aumento della
temperatura dell’ambiente. Però a volte la sudorazione può essere eccessiva e può interessare soprattutto le ascelle, le mani, il viso e i piedi.
Se consideriamo le cause della sudorazione eccessiva, dobbiamo ritenere responsabile del fenomeno il sistema nervoso autonomo, il quale, agendo attraverso il sistema nervoso simpatico, produce una elevata quantità di sudore.
Le cause
sono essenzialmente di natura fisica o psicologica. In base alle cause,
vanno distinti anche i tipi di sudorazione. Si ha un’iperidrosi primaria, quando il problema non può essere rapportato ad una causa specifica. Si è in presenza invece di una iperidrosi secondaria, quando la sudorazione eccessiva è causata da malattie come l’obesità, ipertiroidismo o le patologie psichiatriche.
Ricordiamoci comunque anche che l’eccessiva produzione di sudore può essere determinata da alterazioni endocrine
dovute alla menopausa, dall’utilizzo di specifici farmaci o dal consumo
eccessivo di cibi e integratori che contengono caffeina.
Sudorazione eccessiva: rimedi farmacologici
I rimedi farmacologici
contro la sudorazione eccessiva non possono essere diretti, ma si deve
rintracciare la causa che sta dietro all’iperidrosi. A questo punto,
sotto stretto controllo medico, possono essere prescritti degli ansiolitici o dei sedativi, per tenere sotto controllo l’emotività e inibire in questo modo l’eccessiva attività delle ghiandole sudoripare.
In casi di sudorazione eccessiva generalizzata è possibile fare ricorso a degli anticolinergici in compresse sotto prescrizione medica. In ogni caso si deve tenere presente che questi farmaci hanno degli effetti collaterali evidenti, come problemi visuali.
L’utilizzo di antitraspiranti
Per combattere l’iperidrosi si possono usare anche degli antitraspiranti. La ricerca scientifica attribuisce una certa efficacia al cloruro di alluminio,
che va messo sulla pelle due o tre volte la settimana. Bisogna stare
attenti perché il cloruro di alluminio, se usato per molto tempo, può
causare delle irritazioni.
Se si presentano delle reazioni topiche,
è meglio sospendere il trattamento. Inoltre bisogna ricordare che il
cloruro di alluminio risulta efficace nelle forme lievi di sudorazione
eccessiva.
La ionoforesi
La ionoforesi
consiste nel somministrare ai palmi delle mani e alle piante dei piedi,
mentre sono immersi in un liquido, della corrente continua a bassa
intensità. Tutto ciò serve a chiudere i dotti delle ghiandole sudoripare
per un certo periodo di tempo, che comunque varia da persona a persona.
Si rivela una tecnica efficace soprattutto nel caso dell’iperidrosi palmare.
Bisogna comunque fare attenzione, anche perché il meccanismo d’azione
della ionoforesi non è stato chiarito del tutto: si ipotizza che la
corrente determini un ispessimento microscopico dello strato
superficiale.
Sudorazione eccessiva: rimedi naturali
Esistono anche dei rimedi naturali contro la sudorazione eccessiva, che possono essere utili anche quando essa si manifesta in testa o nel caso di una sudorazione eccessiva notturna.
Possiamo
ricorrere all’olio essenziale di salvia, che va aggiunto nell’acqua
tiepida per fare un bagno oppure possiamo ricavarne un infuso da bere.
La salvia ha proprietà assorbenti e antibatteriche: se ad essa
aggiungiamo lavanda e timo, ne ricaveremo un’efficacia maggiore.
Da non
dimenticare l’argilla verde. Dovremmo aggiungerne 200 grammi nella vasca
in acqua tiepida. Utile anche il decotto a base di estratto secco di
quercia.
Sudorazione eccessiva: vestiti da indossare
Per combattere l’eccessiva produzione di sudore, bisogna stare attenti anche ai vestiti
che si indossano. Sono da preferire i vestiti di cotone, perché tali
fibre consentono all’aria di passare sulla pelle. Meglio evitare abiti
con fibre di poliestere o nylon.
Un’altra
fibra naturale da tenere in considerazione è il lino. Naturalmente sono
da tenere in considerazione gli indumenti leggeri in generale.
Il
pomodoro contiene sostanze preziose che, secondo uno studio, possono
mantenere la pelle giovane e proteggere contro le scottature.
I pomodori hanno molte proprietà, tra cui il protegere la pelle dai raggi UV dannosi, suggerisce uno studio.
Pomodoro
meglio delle creme di bellezza e dei filtri solari? Sì, secondo gli
scienziati inglesi dell’Università di Newcastle. Il rosso frutto sarebbe
dunque una valida, naturale ed economica alternativa ai più costosi
cosmetici e prodotti per la bellezza e la salute della pelle.
I
pomodori accompagnano da sempre le tavolate estive fatte di cibi
freschi, gustosi e nutrienti. Consumati in insalata, come salsa o i
tutti i modi che suggerisce la fantasia questi frutti del Sole possono
essere preziosi alleati della salute e bellezza della pelle – ma non
solo dato che è risaputo e scientificamente provato che le sostanze in
essi contenute sono eccellenti per la salute in generale.
A
contendere alle creme il titolo di miglior prodotto per la salute della
pelle è il Licopene, una potente sostanza antiossidante contenuta
proprio nel pomodoro – soprattutto quando questi è concentrato sotto
forma di salsa, ketchup, succo e così via. Ma l’importante è comunque
non farlo mai mancare dalla nostra tavola se vogliamo prevenire non solo
le malattie dell’invecchiamento e quelle dell’apparato cardiovascolare
ma, come detto, anche proteggere la pelle dagli attacchi esterni come i
raggi UV nocivi.
In
questo studio, i cui risultati sono stati presentati alla Royal Society
of Medicine di Londra dal professor Mark Birch-Machin, i ricercatori
della UN hanno messo a confronto la pelle di 20 volontarie donne di età
compresa tra i 21 e i 47 anni, suddivise per l’occasione in due gruppi. A
metà delle partecipanti sono stati fatti assumere cinque cucchiai (55
g) di passata di pomodoro con l’aggiunta di 10 g di olio d’oliva, ogni
giorno, per 12 settimane. Le appartenenti all’altra metà del gruppo
hanno fatto da controllo assumendo nelle stesse modalità soltanto l’olio
d’oliva.
Durante il periodo di follow-up le volontarie sono state esposte ai raggi UV presenti nella luce del Sole.
Al
termine delle dodici settimane di test, le analisi condotte sulle donne
partecipanti ha mostrato un significativo miglioramento nella capacità
della pelle di proteggersi dai raggi UV tra coloro che facevano parte
del gruppo “passata di pomodoro”, in confronto con il gruppo di
controllo.
In
termini percentuali il gruppo che ha assunto anche la passata di
pomodoro ha riscontrato il 33 percento di maggiore protezione contro le
scottature solari sotto forma di un minore arrossamento della pelle.
Questa protezione, ottenuta dal solo mangiare il pomodoro, ha un
equivalente in fattore di protezione come quello delle creme solari con
SPF 1,3, secondo i calcoli degli scienziati britannici.
Infine,
le analisi di alcuni campioni di pelle delle partecipanti che erano
stati prelevati prima e dopo la prova hanno mostrato un aumento dei
livelli di procollagene. Questo enzima è il precursore del collagene,
quella sostanza che dà alla pelle la sua struttura e la cui perdita
porta all’invecchiamento e alla tipica mancanza di elasticità.
Oltre
a ciò, i ricercatori hanno trovato che vi erano anche meno danni al DNA
mitocondriale, anch’esso collegato all’invecchiamento della pelle.
Certo,
come fanno notare gli scienziati, la dose assunta dalle volontarie era
pari a quella che si potrebbe trovare mangiando molti piatti a base di
pomodoro, per cui «mangiare pomodori non vi renderà invincibili sotto il
Sole, ma può essere un’utile aggiunta protettiva, insieme alle
protezioni solari, l’ombra e l’abbigliamento – spiega infatti
Birch-Machin – L'effetto protettivo del mangiare pomodori sui nostri
mitocondri è importante in quanto sono i produttori di energia in tutte
le cellule del nostro corpo, compresa la pelle. Quindi essere gentili
con i nostri mitocondri può contribuire a migliorare la salute della
pelle, che a sua volta può avere un effetto antinvecchiamento».
Bene,
viste tutte le proprietà benefiche dei pomodori non resta che far a
essi più spazio sulle nostre tavole – d’altronde sono così gustosi che
non sarà di certo una fatica.