La
prima cosa da fare, per mettere il fisico in condizioni di lavorare al
meglio e di combattere l'affaticamento, è depurarlo il più possibile:
gli accumuli di tossine sono infatti un peso morto che impedisce al
corpo si reagire con prontezza ed efficacia nei momenti di
affaticamento. Per ottenere questo risultato occorre bere molto, In
alternativa all'acqua, un buon aiuto viene dalle tisane, ad esempio di
tarassaco, betulla, bardana e carciofo, di cui si può consumare anche un
litro al giorno. Chi ha bisogno di una sferzata di energia può
ricorrere al guaranà o al ginseng: funzionano più o meno come il caffè,
si assumono in capsule o polvere e non hanno controindicazioni. Chi
soffre di pressione alta o di disturbi del sonno, però, farà bene a
evitarli e preferire la pappa reale o l'eleuterococco. Quest'ultimo è un
tonico adattogeno: è cioè una sostanza in grado di modularsi sulle
necessità dell'organismo, attivandosi proprio quando il corpo è sotto
stress. Si possono acquistare preparazioni di tutti i tipi, che
mescolano queste piante tra di loro a seconda delle esigenze, da
utilizzare durante i cambi di stagione o nei momenti di maggiore
affaticamento. La cura dura almeno un paio di settimane.
La frutta di stagione è sempre indicata. In particolare, le pesche
forniscono minerali ricostituenti come potassio e calcio; le susine sono
perfette per depurarsi e fare il pieno di energia grazie al contenuto
di fruttosio, sali minerali e vitamina A. Chi è in cerca di un tonico
muscolare trova nelle ciliegie un goloso alleato, ricco di sostanze
remineralizzanti e disintossicanti. Le albicocche assicurano il pieno di
betacarotene, che protegge la pelle dai raggi solari e aiuta
l'abbronzatura. Sì anche al melone, molto dissetante e diuretico, mentre
le zucchine hanno un effetto "antifatica" perché sono ricche di
potassio.
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